Bruno Brindisi
Domenica 11 ottobre ore 12.00 / Teatro “A. Rendano”
Come disegnare Dylan Dog incontro con Bruno Brindisi
Tra i fondatori della cosiddetta Scuola grafica salernitana insieme ai colleghi Roberto De Angelis e Luigi Siniscalchi; esordisce sulla rivista amatoriale Trumoon, per poi passare a disegnare fumetti erotici per la Blue Press e per la Ediperiodici, e in seguito per le Edizioni Cioè e le Edizioni Acme. La svolta arriva nel 1991, quando viene arruolato da Sergio Bonelli per lo staff di disegnatori di Dylan Dog. Per lo stesso editore disegna alcuni episodi di Nick Raider e lo speciale di Tex del 2002, su testi di Claudio Nizzi. Grazie al suo lavoro - continuo e di qualità - viene insignito del premio della giuria del Comicon 2003.
Dopo essersi concesso una parentesi con il primo episodio di Brad Barron di Tito Faraci, l'artista salernitano prosegue la collaborazione con Dylan di Bonelli, di cui è diventato uno degli autori più rappresentativi, arrivando a realizzare episodi importanti come il n. 200 della serie regolare e quelli del Ventennale della testata pubblicati nel 2006. Nel 2004 ha inoltre esordito sulla serie regolare di Tex in un albo molto particolare, Muddy Creek, sostituendo lo scomparso collega Vincenzo Monti che aveva ultimato solo un terzo della storia. Nel 2009 è oggetto di una lunga intervista appositamente raccolta nel volume Lezioni di Fumetto: Bruno Brindisi. Una linea chiara per raccontare l'orrore (Coniglio Editore) appositamente realizzata da Davide Occhicone nella quale racconta la sua infanzia, gli esordi, i rapporti con i personaggi che lo hanno reso famoso e le sue tecniche di disegno. Successivamente approda all'Astorina, disegnando l'albo Il segreto di Diabolik. Il 21 febbraio 2013 è stato pubblicato il primo numero della Collezione storica a colori, ristampa a colori della serie regolare di Dylan Dog con copertine inedite firmate da Bruno Brindisi.