Dopo aver attraversato le Alpi e i Pirenei tenendo sotto scacco l’esercito romano come nessuno era mai riuscito a fare, Annibale torna in Calabria a guidare una difficile missione, questa volta culturale, nella veste di guida spirituale di un’agguerrita schiera di operatori del settore. 

Così, nel pieno di una crisi economica che attanaglia tutti i settori produttivi e ammanta lo spazio mentale delle persone, a Cosenza, guidati dall’eterno condottiero, si continuano a disegnare le coordinate di un nuovo modo di intendere e pensare i territori europei. Con la quinta edizione del festival si completa la programmazione triennale dedicata alle figure dei grandi condottieri che hanno attraversato la Calabria segnandone l’immaginario collettivo. Dopo Alarico e Alessandro il Molosso è la volta di Annibale.

La figura dell’indomito guerriero conduce naturalmente ad uno dei più grandi disegnatori italiani, forse il più grande: Andrea Pazienza. Per la prima volta a Cosenza vengono esposte al pubblico le tavole originali di Astarte, il fumetto dedicato al cane di Annibale che Pazienza non riuscì a terminare, comprese nella più ampia mostra “Astarte & Zanardi. Andrea Pazienza at the war”. 

Un evento che cattura l’attenzione dei media nazionali e di un composito, inarrestabile, flusso di visitatori.

Con un'altra mostra, “Annibale, segni e disegni di un mito”, il festival “Le Strade del Paesaggio” si arricchisce della collaborazione e partecipazione di numerosi artisti europei che illustrano e interpretano un reportage realizzato da Paolo Rumiz, prima pubblicato dal quotidiano la «Repubblica», poi divenuto un libro edito da Feltrinelli.

Attenzione anche per i più piccoli, con una mostra a loro rivolta “Annibale degli elefanti” a cura di Edizioni Coccole e Caccole e l’organizzazione di tre laboratori pomeridiani.

Continuano le contaminazioni con altre forme d’arte, reading, concerti e dj set si sono succeduti durante il festival e la serata d’inaugurazione, che oltre alla performance live di Marina Comandini ha visto l’esibizione di Suz e Alessio “Manna” Argenteri che con i loro suoni hanno avvolto i partecipanti in un’insolita atmosfera. 

Sezione off del festival un’altra mostra, “Nostalgia Canaglia”, a cura di Luca Scornaienchi e David Vecchiato, un insolito omaggio alla musica pop italiana, inaugurata il 19 novembre con una forte partecipazione di pubblico.